Negli ultimi sei anni il gruppo chimico italiano ha ridotto le proprie emissioni del 51%, utilizzando nel 2016 ben il 51,6% dell’energia elettrica da fonte rinnovabile; ha inoltre dimostrato una forte attenzione verso la formazione dei dipendenti, con oltre 53 mila ore di training nel 2016, e un impegno concreto per una supply chain sostenibile.
Questi sono alcuni dei risultati più importanti messi in luce dal Bilancio di sostenibilità 2016 di RadiciGroup, presentato ufficialmente lo scorso 6 ottobre nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Bergamo. La pubblicazione - disponibile in italiano e in inglese - rendiconta obiettivi e target raggiunti sul fronte della sostenibilità economica, ambientale e sociale, introduce nuove sfide per l’azienda e spiega in maniera trasparente a tutti gli stakeholder le performance del gruppo.
Si tratta della tredicesima edizione del Bilancio, anche quest’anno redatto conformemente al modello di rendicontazione della “Global Reporting Initiative (GRI) - versione 4 in Accordance Core” e che per il sesto anno consecutivo è stato validato dalla società di certificazione Certiquality. Sono ben 21 le aziende produttive che, insieme alla holding, hanno fornito i dati e le informazioni contenute all’interno del documento, con oltre 70 persone coinvolte e 25 indicatori numerici e non.
“Sono davvero fiero del nostro Bilancio di sostenibilità”, ha dichiarato Angelo Radici, presidente di RadiciGroup. “Una carta d’identità del gruppo che si rinnova annualmente e che vogliamo intendere non solo come certificazione di un percorso di impresa responsabile, che ci contraddistingue fin dalle nostre origini, ma anche come stimolo per realizzare iniziative che ci portino a rafforzare, anno dopo anno, l’impegno nei confronti dello sviluppo sociale ed economico delle comunità di cui ci sentiamo orgogliosamente parte, nel pieno rispetto dell’ambiente”.
E proprio sul fronte
ambientale, nonostante i margini di miglioramento si stiano
fisiologicamente assottigliando visto il grande lavoro degli anni passati, i
risultati 2016 sono positivi in ogni ambito: per quanto riguarda l’energia
elettrica utilizzata da RadiciGroup, ad esempio, nel 2016 il 51,6% proviene da fonte
rinnovabile: questo è stato possibile grazie alla precisa scelta da parte
dell’azienda di optare sempre più per fonti a limitato impatto ambientale, che
ha portato negli ultimi sei anni a un ulteriore incremento dell’impiego di
energia elettrica da fonte rinnovabile, passando dal 40,8% del 2011 al 51,6%
del 2016. Sempre considerando gli ultimi sei anni, il gruppo ha ridotto del 17,5% la quantità di energia complessiva da fonte
fossile necessaria per lavorare una tonnellata di prodotto (da 7,6 GJ/t nel
2011 a 3 GJ/t nel 2016). Infine, grazie al miglioramento del mix energetico e a
una strategia aziendale orientata a investire nelle “Best Available Techniques”, le emissioni del gruppo sono passate da 1,00 tCO2eq/t (2011) a 0,49
(2016), con una riduzione complessiva
del 51%. In miglioramento continuo anche la qualità delle emissioni
nell’aria, con un calo delle sostanze
inquinanti del 68%, soprattutto grazie ad abbattitori di ultima
generazione che hanno contribuito fortemente al miglioramento delle performance
ambientali.
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