Anche le presse verticali costruite in Italia col marchio Turra, oggi divisione del gruppo IMS Deltamatic, saranno presenti quest’anno al Plast 2018.
Nel padiglione 24, la società presenterà tre esempi della sua produzione, i modelli ST-80-FT, SST-60 e RT-60. I primi due appartengono alla serie ST con tavola tavola lineare, fornita con forze di chiusura di 60, 80 e 120 tonnellate, mentre la gamma RT - disponibile nei medesimi tonnellaggi - si caratterizza per la presenza di una tavola rotante.
Tutte le presse sono equipaggiate con motore della pompa gestito tramite inverter che, insieme ai materassini termoisolanti montati sul cilindro di plastificazione, sono in grado di generare un risparmio energetico che arriva al 40% rispetto alle versioni precedenti. Il pannello operatore di tipo “touch” permette di modificare in maniera ergonomica i parametri della macchina, gestire allarmi e visualizzare i dati statistici sulla produttività. Inoltre, le macchine possono essere dotate di un sistema hardware che permette l’assistenza da remoto.
La pressa verticale ST-80-FT mostrata in Fiera sarà equipaggiata con sistema di sicurezza integrato, basato su fotocellule, e con cilindro di plastificazione da 45 mm, per un volume di iniezione pari a 316 cm3 con vite da 120 mm e pressione massima di 1.411 kg/cm2; questa versione è in grado di montare stampi con base di 405x450 mm.
La seconda macchina, SST-60, monta un solo semistampo per produzioni limitate: con cilindro da 32 mm e vite da 120 mm ha un volume teorico d’iniezione di 96 cm3, mentre il massimo ingombro stampi è di 405x300 mm.
Infine, la terza macchina, RT-60, sarà allestita con un cilindro di plastificazione da 40 mm (150 m3), vite da 120 mm e massima pressione di iniezione di 1.194 kg/cm2. La pressa può montare stampi con base fino a 350x350 mm. I modelli di questa serie sono dotati di tavola rotante con movimento elettrico e possono montare diverse stazioni di lavoro, da due a quattro, in base alle esigenze applicative. Questa gamma si presta in modo particolare all’integrazione di robot cartesiani, scara o antropomorfi.
Fonte: Polimerica www.polimerica.it
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