Anche se si è tenuto in forma digitale a causa della pandemia di Covid-19, l’Arburg Summit: Medical 2020 svoltosi il 19 novembre è riuscito a richiamare oltre 400 partecipanti da 40 Paesi, interessati agli sviluppi tecnologici e applicativi proposti dal costruttore tedesco per il settore medicale. Il programma si è articolato in dodici conferenze, suddivise in quattro sessioni, incentrate su ”Soluzioni”, “Innovazioni” e “Visioni”, e una tavola rotonda, arricchite da presentazioni e discussioni interattive dal Customer Center di Lossburg.
L'evento si è aperto con l’intervento di Marc Kraft, capo del dipartimento di tecnologia medicale presso l’Università a Tecnica di Berlino e presidente dell'associazione Technologies of Life Sciences di VDI. La sua relazione ha evidenziato le tendenze attuali nella tecnologia medicale che ne guideranno lo sviluppo nei prossimi decenni. Argomento, questo, che ha fatto da traino alla tavola rotonda, dove Ute Schäfer (Università di Graz), Andreas Herold (B. Braun), Niklas Kuczaty (gruppo di lavoro tecnologia medicale di VDMA) e Gerhard Böhm (Arburg) hanno affrontato il tema "Tecnologia medicale: sfide e prospettive per il 2050 ". I partecipanti hanno convenuto che, entro quell’anno, le aziende tecnologiche si troveranno avvantaggiate ed è emerso come in futuro molti prodotti medicali non proverranno più dai reparti degli stabilimenti ma saranno realizzati in prossimità dei pazienti, direttamente in ospedale se non addirittura in sala operatoria. "Individuiamo un megatrend nel campo della produzione additiva e anche un aumento dell'importanza della digitalizzazione e della sostenibilità", ha riconosciuto Gerhard Böhm. "Questi sono tutti argomenti verso cui siamo molto attenti. Arburg è quindi molto ben preparata per un futuro in cui la plastica si confermerà un materiale prezioso importante per la vita".
Gli argomenti trattati nelle conferenze dedicate a “Soluzioni”, “Innovazioni” e “Visoni” hanno spaziato dalla produzione di articoli in LSR stampati a iniezione alle sfide principali da affrontare in campo sanitario, dalla regolamentazione inerente ai dispositivi medicali ai metodi digitali per la documentazione integrata delle parti, fino agli esempi applicativi di attrezzature innovative ad alte prestazioni e alla produzione additiva di impianti personalizzati.
Il programma si è concluso con tre "Live Breakout Box", nei quali sono stati discussi argomenti come le camere bianche, la trasformazione di LSR e la manifattura additiva, con la partecipazione di due esperti di Arburg per ciascun tema. Tra le dimostrazioni pratiche presentate figuravano la produzione di maschere in LSR con una pressa elettrica Allrounder 570 A, progetto avviato dall’azienda di Lossburg insieme ad alcuni partner all’inizio della pandemia di coronavirus. Su una pressa elettrica Allrounder 370 A è stata invece presentata la tecnologia per camera bianca per produzioni di massa come i porta-aghi per le siringhe da insulina. Infine, un Freeformer 300-3X ha dato dimostrazione della produzione additiva di impianti riassorbibili dall’organizmo.
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